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range dinamico e selettività,
reiezione al canale adiacente,
reiezione alle spurie,
bloccaggio e densibilizzazione,
reiezione all’intermodulazione.
Le ragioni di questi nuovi test sono illustrate al punto (11) dell’introduzione, dove si dice che “sebbene i ricevitori in sé non comportino interferenze dannose, le capacità di ricezione sono un fattore sempre più importante per garantire l'uso efficiente dello spettro radio mediante una maggiore resistenza dei ricevitori contro interferenze dannose e segnali indesiderati sulla base dei requisiti essenziali applicabili della normativa di armonizzazione dell'Unione”.
Fortunatamente l’elenco delle apparecchiature non contemplate dalla Direttiva (Allegato I) include le “apparecchiature radio utilizzate da radioamatori ai sensi dell'articolo 1, definizione 56, delle norme radio dell'Unione internazionale delle telecomunicazioni (ITU), tranne nel caso in cui le apparecchiature siano state messe a disposizione sul mercato. Non sono considerati messi a disposizione sul mercato: a) i kit di apparecchiature radio destinati a essere assemblati e utilizzati da radioamatori; b) le apparecchiature radio modificate da radioamatori ad uso degli stessi; c) le apparecchiature costruite da singoli radioamatori per scopi scientifici e sperimentali nel quadro dell'attività radioamatoriale”.
Insomma, potremo ancora prendere in mano il saldatore…
73, Michele D'Amico IZ2EAS